sabato 12 febbraio 2011

Libri: Nick Hornby - Alta Fedeltà

Titolo originale: High Fidelity
Anno di prima pubblicazione: 1995
Genere: Narrativa/Commedia
Editore: Guanda

Qualcuno dica a Nick Hornby che è un genio. Questo ex insegnante inglese, reso celebre dal notevole libro autobiografico Febbre a 90' colpisce ancora nel segno con questa commedia romantica delirante, brillante, a tratti sexy e assolutamente appassionante.


 Caratteristica peculiare, e molto importante, del romanzo è l'uso della prima persona presente, che porta il lettore a immedesimarsi completamente coi pensieri del protagonista, con l'impressione che ciò che sta leggendo avvenga in "tempo reale".

Nick Hornby ha una predilezione particolare per analizzare le manie e le fissazioni dei suoi protagonisti (molto probabilmente perché sono anche le sue) e quindi, dopo il protagonista (se stesso) malato per il calcio di Febbre a 90', abbiamo un appassionato/malato di musica. Talmente malato che la sua vita le ruota attorno: ha lasciato l'università per la musica (e per una ragazza), ha conosciuto la sua fidanzata quando faceva il dj per un locale, gli unici amici che ha sono i due impiegati del suo negozio e una cantante conosciuta dopo un concerto.

Particolarmente interessante poi, è la qualità dell'introspezione offertaci dall'autore. Rob (il protagonista) ci spiega passo passo, e alla perfezione, tutto quello che gli passa per la testa, inclusi ragionamenti assurdi che facciamo un po' tutti, ma che di solito ci teniamo per noi per evitare di fare brutte figure. Come quelli che nel gergo prendono il nome di "film" mentali, cioè proseguimenti immaginari, puramente mentali, di ciò che avviene nella vita reale. Ad esempio quando Rob, dopo essere stato lasciato da Charlie, immaginava nel dettaglio la ragazza che tornava da lui dopo la fallita relazione con l'uomo per cui lo aveva lasciato.

Divertenti poi, le ormai celeberrime "Top 5". Rob in maniera casuale, ma non troppo, stila quotidianamente classifiche sugli argomenti più disparati: musica, soprattutto ("Migliori lati A di 45 giri di tutti i tempi", "Migliori canzoni di Elvis Costello"), ma anche cinema ("Migliori film americani", "Migliori film sottotitolati"), libri, telefilm e donne ("Separazioni più importanti", "Donne che non vivono dove vivo io, da quello che so, ma che sarebbero benvenute qualora volessero traslocare") e così via.

Importante analizzare il personaggio di Rob Fleming. Probabilmente ispiratosi almeno in parte a Nick Hornby stesso, Rob è un nevrotico, si fa un mucchio di quelle che vengono chiamate comunemente "seghe mentali" ed ha un rapporto non proprio idilliaco con le donne. Insomma, almeno in parte, fin qui, può essere chiunque di noi.
È un personaggio, inoltre, che non ha la forza di prendere per mano la propria vita e cambiarla, ma aspetta che sia il mondo esterno a cambiargliela. Quest'ultima caratteristica, tuttavia, è forse uno dei pochi punti deboli del libro: Rob non evolve, è lo stesso personaggio sia nella prima che nell'ultima pagina del libro.

In conclusione, un libro decisamente da leggere. Nick Horby ha sicuramente uno stile non elevatissimo, ma forse è proprio questo il suo punto di forza, che lo rende un grande classico moderno.

Voto: 8

Quarta di copertina
In una Londra irrequieta e vibrante, le avventure, gli amori, la passione per la musica, i sogni e le disillusioni di una generazione di trentenni ancora pieni di voglia di vivere. Romanzo che ha inaugurato il nuovo filone della letteratura "confessionale" maschile.

4 commenti:

  1. mi hai incuriosita. avevo già in mente di occupare il tempo libero che spero di avere a breve ricominciando a leggere, e questo sarà nella lista della spesa :)

    RispondiElimina
  2. Ottima scelta. Inoltre Hornby ha uno stile immediato e molto semplice, si legge al volo. Io, nonostante il poco tempo a disposizione e le 300 pagine, l'ho letto in meno di tre giorni :)

    RispondiElimina
  3. Un libro veramente spettacolare! da leggere tutto d'un fiato! Tra l'altro ne hanno tratto anche un film (ma il libro è mooooolto meglio!). Sarei curioso di leggere, invece, anche il libro da cui è stato tratto "About A Boy" sempre di Hornby. Ne sai qualcosa Rob?

    Gdm

    RispondiElimina
  4. Il film, come ricorderai, lo vidi prima di aver letto il libro, proprio su tuo consiglio!
    Quando ho letto il libro qualche mese fa, non lo ricordavo quasi per niente, quindi me lo sono goduto praticamente come se fosse una cosa nuova praticamente. Rivedendo poi il film dopo aver letto il libro, ti accorgi che il film ha delle pecche dovute a sforbiciate poco accurate qua e là (alcune scene meritavano di essere inserite, altre che sono state inserite secondo me erano superflue).

    "About a Boy" non l'ho letto, ma il titolo italiano del libro è "Un ragazzo". L'ho visto alla libreria di Termini, quindi non dovrebbe essere fuori produzione

    RispondiElimina